Greenwood Casalmaioco (LO): un quartiere residenziale a misura di abitante.

Greenwood Casalmaioco: un quartiere residenziale a misura di abitante

Il Progetto di Piano propone la definizione di un nuovo quartiere residenziale che completi il tessuto urbano a sud est del Centro abitato di Casalmaiocco, e che sia al tempo stesso in grado di ridefinire il rapporto fra la funzione residenziale e la vivibilità dello spazio collettivo urbano.

L’idea, alla base del disegno urbanistico proposto, nasce dalla possibilità di dotare la cittadina di un luogo per abitare che sia uno spazio ponte fra il tessuto urbano e l’aperta campagna. Per ottenere ciò si è pensato di disegnare l’intervento attorno ad un parco pubblico, in grado di integrare la funzione residenziale con la possibilità di abitare non solo la casa, ma anche il luogo che la ospita. Il disegno urbano propone una soluzione che parte dalla vivibilità dello spazio esterno, dei luoghi pubblici. Questo luogo pubblico è l’asse organizzatore, la spina dorsale del nuovo piccolo quartiere, che si sviluppa lungo l’asse principale dell’area lungo la direzione est-ovest. Questo luogo pubblico, che si sviluppa come un parco allungato orientato a sud per beneficiare del massimo apporto solare, saranno piantati alberi a foglia caduca per lasciare penetrare il sole d’inverno e proteggere viceversa, col fogliame estivo, lo spazio dal surriscaldamento delle stagioni calde. Il Parco sarà fruibile solo tramite percorsi pedonali, escludendo completamente il traffico veicolare e attorno ad esso si svilupperanno gli edifici residenziali. Con questo schema la viabilità carrabile sarà esclusivamente perimetrale, con un percorso ad anello che collegherà completamente l’area senza inficiare la possibilità del godimento dello spazio esterno in totale sicurezza anche per i bambini, che saranno liberi, con le proprie famiglie di godere della propria parte di città.

Tale soluzione rende attuabile il concetto urbanistico della città 8/80, ovvero una città a misura di bambino (di 8 anni) e di anziano (80 anni), che prevede la possibilità di estendere la dimensione dell’abitare allo spazio pubblico perché godibile in sicurezza e separato dal traffico veicolare, dotato di una forte presenza di verde alberato, in cui si trovano percorsi e spazi di sosta che favoriscono e promuovono la vita dello spazio urbano come valore aggiunto abitativo ma anche e soprattutto sociale.

Marginalizzando il traffico veicolare sull’anello perimetrale, gli edifici si sviluppano lungo l’asse del parco, restituendo alla città, sul margine nord, un fronte compatto e lineare atto a definire un’immagine urbana. Sul lato interno gli edifici si aprono sui giardini esterni che si fondono visivamente con il parco centrale dando continuità fra verde urbano e privato favorendo la compenetrazione fra le due dimensioni.

Viabilità e spazi pubblici

 

L’intervento prevede pertanto la distribuzione della viabilità veicolare organizzata sul margine esterno dell’area con uno sviluppo ad anello in senso unico di marcia che si collega alla viabilità urbana con l’innesto principale da Via G.Carducci e anche da Via della Pace.

Lungo lo sviluppo della viabilità si collocano gli stalli degli spazi a parcheggio e un’area di sosta atta a soddisfare la quantità di parcheggio minimo richiesta dalla definizione degli standard.

La soluzione atta a liberare la parte centrale dell’intervento dal traffico veicolare per la realizzazione del parco a verde pedonale, prevede che lungo la via abbiano accesso diretto i posti auto privati realizzati nella forma di box auto pertinenziali realizzati nel livello seminterrato direttamente accessibile dalla viabilità pubblica.

Lungo il perimetro esterno definito dalla viabilità viene prevista un nastro di verde piantumato con piante ad arbusto ed aiuola eccezion fatta per la parte a sud, direttamente aperta sui campi coltivati con il chiaro intento di integrare lo spazio verso la città con una fascia di verde leggero e lasciare verso i campi il rapporto diretto con la strada come caratteristica del territorio nel quale le strade attraversano i campi senza margini di separazione.

Sullo sviluppo perimetrale trova collocazione il servizio di ricarica elettrica per l’automotive e sul vertice opposto, verso la restante parte di Ambito AT2, un’area a verde attrezzato dedicata alla sgambature dei cani che, verso la città, permetta di dotare non solo il nuovo intervento, ma anche l’intorno cittadino di questo servizio comune.

 

L’elemento principale è evidentemente il parco verde centrale all’intervento sul quale si aprono i giardini delle residenze creando un rapporto senza soluzione di continuità, fondendo le due dimensioni, quella privata e quella pubblica in un unico sistema integrato di città verde abitata e vissuta.

Il valore aggiunto di questa soluzione è duplice: da un lato il parco urbano e la presenza verde non è una zona marginale, periferica al prevalente sviluppo residenziale. Il parco diventa la spina dorsale dell’intervento, inserendo la fascia di verde nel quale del centro abitato e conferendole il ruolo centrale di baricentro del complesso abitativo. Inoltre, lo sviluppo longitudinale dell’area verde, permette di far sì che si venga a costituire una viabilità interna pedonale che favorisce la dimensione della socialità e della convivialità, la dimensione urbana. Una dimensione urbana incentrata sullo spazio verde che quindi concilia la dimensione cittadina con quella di un riconquistato rapporto con la presenza della natura nel contesto urbano, con una concretezza reale. L’area verde è a dimensione di abitante e di città, entra nelle dinamiche dei percorsi reali e favorisce anche la sicurezza pubblica.

Oltre alla integrazione del verde entro l’area, rendere lo spazio a verde l’elemento connettivo principale, il collegamento pedonale su cui si aprono i giardini privati, permette di rendere l’area vissuta e quindi disincentivare il degrado urbano delle aree marginali.

Inoltre, per favorire il crescente bisogno di sicurezza e serenità, l’area sarà dotato di un sistema di video sorveglianza pubblica, sotto il controllo delle forze d’ordine.

Caratteri planivolumetrici e morfologici

Le scelte descritte definiscono le volumetrie edificate collocandole ai due lati contrapposti rispetto all’asse longitudinale del Parco centrale. La collocazione permette di favorire il migliore soleggiamento possibile dei fronti, orientati a sud, per entrambe le linee di edificazione, in virtù del favorevole orientamento dell’area. Al fine di garantire il soleggiamento dei due fronti si è inserito lungo il margine sud la previsione di edifici a due piani di altezza (più piano seminterrato) in modo da ridurre l’effetto dell’ombra portata sul parco posto alle spalle di questo fronte. Contenendo l’altezza sul fronte sud infatti il parco beneficia di un pieno soleggiamento nei mesi invernali quando il sole è più basso ma più prezioso. La verifica dei diagrammi solari e dell’inclinazione del sole sull’orizzonte, sono stati gli elementi assunti per la definizione della morfologia del costruito.

Se infatti a sud, la scelta del contenimento dell’altezza è favorevole al corretto soleggiamento del parco, la riduzione dell’altezza determina una maggiore densità sul margine nord dell’intervento, in grado di conciliare la piena realizzazione della volumetria prevista dal P.G.T. per l’area di intervento, e al contempo verificare che non si creassero, creando necessariamente in altezza, interferenze togliendo irraggiamento solare all’edificato esistente a nord dell’area di intervento. Le verifiche hanno portato a limitare in tre piani (più livello seminterrato per le autorimesse alla quota strada) lo sviluppo in altezza dell’edificato sul margine nord, proprio per non andare a ledere il diritto al sole delle villette a nord.

La verifica dell’irraggiamento solare deve essere incentrata principalmente sulla condizione di soleggiamento invernale in cui il Sole fornisce gli apporti necessari a favorire gli aspetti bioclimatici ricercati nella progettazione architettonica e favorire gli apporti di riscaldamento naturale e gratuito dati dalla diretta esposizione ai raggi solari. Caratteristica utile non solo per la climatizzazione degli edifici, ma anche per favorire il godimento degli spazi pubblici che, illuminati e irraggiati direttamente, sono più volentieri frequentati in inverno se beneficiano del tepore del sole. D’altro canto, nei periodi freddi in cui questa azione è più importante, il sole è più basso sull’orizzonte e quindi le interferenze del costruito e le ombre portate che si vengono a generare, sono da attenzionare in modo particolare. Lo studio solare ha permesso, caposaldo della progettazione bioclimatica e nella ricerca della massima efficienza possibile, di progettare a livello planivolumetrico l’intervento in modo da evitare le interferenze fra i fabbricati e limitare l’ombreggiamento dei luoghi pubblici destinati alla fruizione durante tutto l’anno, in particolare favorendo gli apporti solari gratuiti invernali.

L’area pubblica fra i due fronti costruiti è stata immaginata come un Parco alberato con essenze a foglia caduca, in modo tale che durante l’inverno, le chiome spoglie permettano di irraggiare completamente gli spazi pubblici garantendo il tepore e l’illuminazione naturale che ne favorisca il godimento, viceversa d’estate, le chiome rigogliose possano costituire ombreggiamento naturale per proteggere dal surriscaldamento gli spazi esterni, sia pubblici che privati e contribuire a favorirne l’utilizzo anche nelle giornate calde e scongiurare l’innescarsi dei fenomeni tipici del contesto urbano, come quelli dell’isola di calore, che hanno ripercussioni sulla qualità della vita cittadina.

Inoltre anche la forma architettonica segue la stessa logica con la previsione di elementi morfologici di protezione passiva come gli aggetti e le logge a sud che permettono di proteggere dai raggi estivi, quelle stesse aperture vetrate che invece in inverno sono favorite dal diretto irraggiamento. La profondità di tali elementi è calcolata sulla base dei parametri ambientali e dell’inclinazione solare per permettere ai raggi di arrivare durante i mesi invernali ed essere schermati durante i mesi estivi quanto il sole è più alto.

Tipologie e morfologia edilizia

La definizione della forma urbana e costruttiva è dunque conseguenza di una valutazione necessaria rispetto alla volontà di costruire una dimensione urbana in rapporto con gli elementi naturali del luogo e del clima e introdurre una qualità costruttiva incentrata su principi di architettura bioclimatica e sostenibile. La morfologia e l’impianto generale dell’intervento è conseguenza di questa linea progettuale. La definizione delle tipologie edilizie è stata individuata con lo scopo di collocare il volume urbanistico ammissibile, conciliandolo con la morfologia dell’intervento così come descritto in precedenza.

  • Pertanto sul fronte sud, limitato in altezza a due livelli (oltre il piano seminterrato a quota strada) trova collocazione ideale la tipologia della ville a schiera in cui sul fronte sud si aprono i fronti finestrati e l’accesso carrabile; a nord un giardino privato che si apre sul parco pubblico.
  • Sul margine nord, in cui l’edificato si sviluppa su un livello aggiuntivo, la tipologia indicata è quella della tipologia in linea multipiano con appartamenti di quattro locali e di tre locali. Sul fronte nord si collocano gli accessi carrabili alle autorimesse private, mentre a sud le unità residenziali avrebbero la dotazione degli spazi esterni consistenti nei giardini al piano terra e dalle terrazze nelle logge dei livelli superiori.

Gli edifici si dislocheranno in modo da non costituire un unico fronte compatto, ma saranno interrotti per favorire la permeabilità dei due fronti principali, nord e sud, sia in termini di accessibilità, prevedendo l’innesto di percorsi pedonali ortogonali al percorso principale che sviluppa nel parco centrale, sia in termini visivi e concettuali, interrompendo il fronte unico con delle aperture nel fronte costruito. Con questa logica il Piano prevede lo sviluppo del costruito lungo i margini nord e sud dell’area di intervento, suddivisi in tre porzioni ciascuno, tali da definire l’organizzazione complessiva in 6 lotti costituiti dalla previsione di tre edifici a schiera sul lato nord, per la formazione indicativamente di 7 unità ciascuno, e da tre edifici a palazzina su tre livelli, della tipologia in linea, costituiti indicativamente da 12 alloggi ciascuno.

Ognuno di questi edifici sarà dotato di un livello aggiuntivo seminterrato destinato ad accogliere la superficie a parcheggio prevista dal P.G.T., nella forma di box auto pertinenziali privati e da spazi accessori.

Ogni edificio avrà la dotazioni di spazi esterni accessori costituiti da giardini per i livelli al piano terra e da terrazze e logge ai livelli superiori. Sono queste dotazioni imprescindibili a fronte delle esigenze abitative maturate in particolare negli ultimi anni conseguentemente alla crisi sanitaria dovuta alla pandemia che ha profondamente segnato le sensibilità e le esigenze legate all’abitare.

Obbiettivi di qualità paesistica

Il Progetto di Piano prevede un intervento che si collochi nei più recenti e innovativi approcci di sostenibilità applicata ai temi del disegno urbano e all’architettura. Il disegno generale di impianto e la morfologia edilizia sottintendono la ricerca della maggiore integrazione dei nuovi spazi all’interno di una nuova urbanità a misura di abitante in cui l’elemento naturale acquisti una nuova dimensione all’interno della città. Gli aspetti della sostenibilità e della progettazione bioclimatica costituiscono, nell’approccio a un nuovo intervento su questa scala, un fondamento necessario nel contesto di cambiamento climatico che la nostra società sta affrontando e il maggiore valore di qualità auspicabile. Altrettanto importante dovrà essere l’inserimento nel contesto urbano e del paesaggio. L’intervento infatti assume la valenza di concludere il tessuto urbano di Casalmaiocco. Completando il margine sud est del tessuto edilizio, l’intervento dovrà al tempo stesso cucire idealmente il tessuto esistente con il nuovo edificato e definire l’immagine del margine urbano verso la campagna. e il rapporto fra le due dimensioni. Il piano prevede pertanto che il nuovo intervento si apra verso il margine esterno, favorito dallo sviluppo in altezza di due livelli (corrispondente all’altezza predominante attuale) con le medesime caratteristiche  volumetriche, ma regolarizzando il margine stesso con un’immagine più unitaria e omogenea ma dall’altezza contenuta. Viceversa, il lato nord dell’intervento che si sviluppa su tre livelli (oltre al livello seminterrato su strada delle autorimesse) conferisce una proporzione in grado di reggere la presenza dell’edificio posto al termine di Via G. Carducci, mitigandone la presenza e collegandolo al nuovo costruito completando in maniera più coerente il margine complessivo. L’abbandono della tipologia prevalente della villa singola o bifamiliare serve a spostare la dimensione della sfera privata singola, a quella di un impianto più bilanciato verso lo spazio pubblico e della socialità collettiva, ridefinendo, proprio nel margine dell’edificato, quel carattere di urbanità che sancisce il limite con la campagna oltre di esso, definendo compiutamente il margine urbano con quello del territorio aperto.

Obbiettivi di qualità architettonica: caratteristiche costruttive e valenza estetica

L’intervento previsto dal Piano, nel presupposto di costituire un impronta contemporanea nell’evoluzione urbanistica della città di Casalmaiocco, contribuirà a definire un’immagine della città stessa proiettata verso un futuro più sostenibile e dell’incremento della propria qualità di vita urbana.

L’intervento oltre che ad essere pensato sulla base di una coscienza progettuale volta alle strategie di un’urbanità più a misura di persona e alla ricerca della maggiore sostenibilità possibile, perseguirà gli stessi obbiettivi nelle soluzioni costruttive e nelle scelte architettoniche proposte. Il Piano prevede che le soluzioni costruttive siano compatibili con l’adozione di elementi costruttivi in edilizia sostenibile ad alta efficienza di isolamento per determinare un involucro edilizio dalle minori dispersioni possibile.

Inoltre il ricorso all’impiego di materiali e soluzioni costruttive naturali e a basso impatto ambientale come le strutture in legno e i sistemi a secco, garantiscono la massima sostenibilità nel raggiungimento degli obbiettivi di efficienza energetica, eliminando il più possibile elementi di origine petrolchimica o riducendo l’utilizzo di soluzioni energivore e dagli elevati consumi di acqua per la produzione come le strutture tradizionali in cemento armato o in acciaio, che saranno limitate esclusivamente alle inderogabili esigenze strutturali. Il piano prevede pertanto come prioritaria la soluzione del ricorso a strutture lignee per la realizzazione degli edifici che sono definiti dal piano.

Cross Light House

Gli obbiettivi del piano e la filosofia progettuale che ne è alla base, sarà rappresentata con coerenza anche nelle scelte architettoniche che definiranno l’immagine dell’intervento, rappresentazione di un’immagine contemporanea, dal design architettonico che esprima in maniera innovativa l’immagine urbana come espressione un approccio virtuoso alla riduzione dell’impatto ambientale anche del nuovo costruito, attraverso il ricorso a sistemi morfologici e tecnologici atti a raggiungere gli scopi preposti, (logge e sbalzi, tetti piani per massimizzare l’efficienza involucro e ridurre le dispersioni e i costi superflui) e l’impiego di materiali naturali come i rivestimenti in legno e sughero o con il ricorso a sistemi a secco come le facciate ventilate e alle pannellature in fibrocemento a bassa manutenzione. In questo modo l’intervento sarà espressione del proprio tempo e sintetizzerà, oltre agli obbiettivi di programma e di progetto con una forma e un’immagine coerente, anche l’espressione di un nuovo rapporto fra costruito e città, proiettando l’immagine dello sviluppo urbano verso un futuro ormai prossimo e necessario di migliore equilibrio con l’ambiente.